Un terzo dei crimini è compiuto dagli immigrati. Borghesi: “Evidente problema di sicurezza” | Il Populista

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Da Il Populista, 28.09.2017


Che esista un nesso tra immigrazione incontrollata e aumento dei crimini non lo si scopre certo oggi. Da mesi la situazione è sotto la lente d'ingrandimento del Ministro Minniti, e viene ora certificata attraverso un documento ricco di dati interessanti.

Emerge infatti che, su un totale di 839mila persone denunciate o arrestate nel periodo che va 1° agosto 2016 al 31 luglio 2017, gli stranieri sono 241.723. Una percentuale vicina al 30%. Non solo, esistono determinati reati che sono praticamente prerogativa degli extracomunitari. Giusto per fare qualche esempio: il 55% dei furti «con destrezza» è compiuto da soggetti stranieri, così come il 51,7% dello sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile.

Ciò che più desta preoccupazione è la percentuale di reati commessi da cittadini stranieri, in rapporto all'effettiva presenza sul territorio. In Italia vivono circa 60 milioni di persone; gli immigrati sono circa 5 milioni e rappresentano l'8,3% della popolazione sul nostro territorio. La matematica non è un'opinione: «l'8% della popolazione compie praticamente un crimine su tre».

Non usa mezzi termini Stefano Borghesi, deputato della Lega Nord, quando commenta questi dati attraverso la propria pagina Facebook: «C'è un evidente problema di sicurezza, ed è quanto mai chiaro che sia fortemente legato ai flussi migratori che il nostro territorio ha subito negli ultimi anni. Con buona pace dei benpensanti, che ritengono i dati nella norma, il paese vive in uno stato di insicurezza. Visto che in Italia sono già presenti dei criminali, non capisco perché dobbiamo tenerci anche delinquenti di altri paesi. Chi viene arrestato in Italia, è giusto venga spedito in galera al proprio paese di origine».

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